Sorridere aiuta a rilassare i muscoli e a rilasciare sostanze benefiche come le endorfine.

Come ogni primo venerdì di ottobre, arriva anche quest’anno il World Smile Day, la giornata mondiale del sorriso. Il promotore di questa celebrazione non poteva essere che Harvey Ball, l’inventore del famoso smile che, negli ultimi decenni, utilizziamo per sorridere via internet. La giornata venne ideata nel 1999 e, da allora, ogni ottobre si ricorda l’importanza del sorriso.

Perché dedicare un giorno intero al sorriso?

Sorridere provoca una grande varietà di conseguenze positive. Ci rende più attraenti e ci aiuta nelle relazioni sociali, facendo aumentare la fiducia degli altri verso di noi. Ridere e sorridere favoriscono l’ottimismo e ci fanno sentire meglio, grazie a una serie di meccanismi e reazioni che si mettono in atto. Non a caso, ci sono diversi studi scientifici che dimostrano i benefici del sorridere, una sorta di “medicina naturale”.

Tecniche come la geloterapia o la risoterapia, infatti, sono nate proprio in funzione dei benefici del sorriso. Nonostante queste terapie non abbiano il potere di curare direttamente le malattie, vengono utilizzate spesso dalla psicoterapia come aiuto complementare e nella fase di recupero.

Le proprietà terapeutiche del sorriso

Anche Darwin si era reso conto dei benefici del sorriso. Diversi studi eseguiti negli ultimi anni hanno dimostrato che quando sorridiamo, anche se non spontaneamente, il cervello libera sostanze capaci di renderci più contenti. Il movimento di determinati muscoli del viso, infatti, permette di liberare le cosiddette endorfine, ormoni che hanno un legame con il benessere, con la riduzione del dolore e con il piacere. Per questo un sorriso ha la proprietà di farci sentire meglio fisicamente e psicologicamente.

Il sorriso, inoltre, ha effetti positivi sulle persone che ci circondano. Uno studio dell’Università di Harvard ha dimostrato che quando qualcuno è contento, la gente vicina ha il 25% in più di possibilità di sentirsi allegra. Uno studio del 2001, pubblicato sul Journal of Economic Psychology ha dimostrato che le persone sono un 10% in più propense a fidarsi di una persona che sorride.

Sorridere, insomma, ci aiuta in diversi momenti della vita: per sedurre, per ridurre il dolore, per chiedere perdono e, perché no, anche per avere una vita più lunga. Secondo uno studio presentato presso l’American College of Cardiology ad Orlando il sorriso aiuterebbe la circolazione sanguigna, avendo effetti simili a una sessione di sport aerobico. Secondo un’altra ricerca pubblicata sull’International Journal of Obesity, invece, ridere per 15 minuti al giorno, soprattutto in maniera fragorosa, può avere il risultato di farci perdere due kg all’anno.

Il sorriso può essere utilizzato anche nei casi di riabilitazione. Secondo uno studio dell’Università di Graz proprio per le sue proprietà benefiche per la pressione sanguigna, sorridere è un ottimo esercizio di riabilitazione per chi ha sofferto di ictus.

Scritto da: GuidaPsicologi.it

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