I bambini obesi hanno bisogno di un supporto psicologico specifico per combattere questa malattia.

 

Il numero crescente di casi di obesità infantile in Italia colloca questo disturbo vicino ad una vera e propria epidemia.

Secondo i dati pubblicati da Slow Food, il 20% dei bambini italiani è in sovrappeso e tra questi il 4% è obeso. Le fasce d’età più colpite sono quelle dei bambini fino ai 13 anni, infatti, tra questi il 25% sono in sovrappeso e il 5% sono obesi.

Quindi, un bambino su tre è in sovrappeso e uno su dieci è addirittura obeso. Con questi dati l’Italia si colloca al primo posto tra gli stati europei ad essere afflitto da questa problematica seguito da Malta, Spagna e Grecia.

Molti studi dimostrano che per affrontare in maniera coerente e decisa questa problematica, oltre al supporto medico, per un aiuto dal punto di vista alimentare, i bambini, così come ogni altra persona affetta da obesità, avrebbe bisogno di un accompagnamento psicologico per curare questa malattia.

Non basta curare l’obesità solo attraverso una dieta appropriata e un costante esercizio fisico. Molto spesso, l’obesità osservata dal punto di vista psicologico, può rivelare alcune problematiche connesse al rapporto che si ha con se stessi e con la socialità.

Oltre agli effetti che l’obesità provoca sulla salute che già conosciamo, alcuni studi americani dell’Università di New York dimostrano una diminuzione nella velocità celebrale del 100% dei bambini analizzati, la quale risultava inferiore perché l’ippocampo in essi si era minormente sviluppato.

La connessione di questa patologia con la psicologica è bilaterale, infatti, da un lato alcuni problemi psicologici possono essere uno dei fattori che provocano l’obesità, dall’altro la stessa obesità può aggravare gli stessi e aggiungerne degli altri.

È stato dimostrato che i bambini, come succede agli adulti, possono manifestare alcuni disturbi psicologici e sociali derivanti da difficoltà in famiglia e a scuola attraverso un cattivo rapporto con il cibo e un’iperalimentazione. Infatti, sempre più professionisti sono a favore di un accompagnamento psicologico come uno dei percorsi con cui combattere l’obesità infantile.

Rischi e difficoltà

Diabete, difficoltà respiratorie, problemi ortopedici, piaghe e lesioni per il peso in eccesso, sono solo alcuni dei possibili effetti sulla salute dell’obesità sin dall’età infantile, i quali possono divenire patologie complesse in età adulta.

Dal punto di vista psicologico, l’obesità può provocare insicurezze nei bambini, depressione, ansia, isolamento sociale. Inoltre, come frequentemente è possibile vedere da video sul web, i bambini con queste tipologie di problemi, possono divenire prede di risa e scherni di coetanei o delle vere e proprie vittime di bullismo.

I rischi di problemi psicologici connessi all’obesità, in realtà, sono tanto più difficili da individuare quanto più il bambino è piccolo. Infatti, spesso la sofferenza indiretta nei bambini di tenera età non viene comunicata in maniera esplicita, ma solo sintomatizzata ed espressa in maniera poco visibile nei comportamenti.

Scritto da: GuidaPsicologi.it