Il disturbo d’ansia per la salute spesso si caratterizza per eccessive richieste di rassicurazione, che possono compromettere le relazioni interpersonali.
Ho paura di ammalarmi. Ogni sensazione corporea, ogni sintomo mi allarma e sono attento a sentire i cambiamenti del mio corpo. A volte sento una fitta al petto. Poi sento il braccio informicolarsi…sento il cuore battere forte, il fiato corto, mi sudano le mani… Devo chiamare il dottore, misurare la pressione…di fatto la pressione è alta…penso che stia per venirmi un infarto!
Vado dal medico di base. Mi visita. Dice che sto bene.
È sera, sono a letto. Mi misuro il polso. Conto i battiti. Ho la tachicardia. Adesso che faccio? Se avessi un infarto mentre dormo? Il cuore corre sempre più veloce… è tardi per chiamare il dottore. Ho paura. Prima corsa al pronto soccorso. Diagnosi: ansia.
Ma come è possibile? Il petto mi duole davvero. Il fastidio al braccio lo sento e non va via!
E se fosse davvero ansia? Cosa diranno? Penseranno che sono un malato immaginario, che viene tutto dalla mia testa e che se volessi i sintomi passerebbero. Quando avrò bisogno di essere soccorso nessuno mi aiuterà! Ma se è solo ansia è un bene, perché non avrò un infarto… e se invece non fosse ansia e non facessi nulla per prevenire una situazione davvero pericolosa?
Di fatto riparte il dolore al petto, la tachicardia, il fiato corto. Mi fa male il braccio sinistro. Cerco su Google e sono tutti sintomi di un principio di infarto!
Lo dico a mia moglie. Mi dice di smetterla di fissarmi.
Chiamo il cardiologo per fissare un appuntamento e il dottore mi ricorda che l’ultimo elettrocardiogramma risale a due settimane fa. E se in queste due settimane la situazione si fosse aggravata? Se non faccio la visita non riesco a tranquillizzarmi…fisso comunque l’appuntamento. Il dottore mi dice che il mio cuore sta bene e mi sento molto meglio.
Poco dopo essere rientrato a casa sento una fitta al petto e ricominciano i pensieri. Ricomincia tutto da capo. Mi rendo conto di essere pesante, non sopporto nemmeno io di essere debole, dovrei essere più forte, ma non ci riesco.
Il disturbo d’ansia per la salute è comune e crea grande disagio e sofferenza per chi lo vive. Spesso chi ne soffre ha bisogno di manifestare i sintomi e chiedere rassicurazioni a chi gli sta vicino.
- Potrebbe mettere a dura prova la pazienza di conviventi, amici e anche dei medici di riferimento.
- Sminuire, ridicolizzare o deridere chi ne soffre non lo aiuta a combattere questo forte disagio psicologico e fisico.
- Aiuta chi ti sta vicino a chiedere aiuto e a rivolgersi ad un professionista.
Scritto da: Dott.ssa Chiaromonte Gilda psicologa psicoterapeuta