Articolo rivisto dal Comitato di GuidaPsicologi

Vediamo come i disegni dei bambini ci dicono qualcosa su di loro…

28 SET 2015

“Ho imparato a dipingere come Raffaello; adesso devo imparare a disegnare come un bambino.” Pablo Picasso

I disegni egli scarabocchi dei bambini rappresentano lo specchio della loro personalità e spesso possono raccontarci pensieri, emozioni e vissutidandoci la possibilità di accedere al loro mondo interiore.

Le variefasi di sviluppo deldisegno infantile.

Il bambino attraversa varie fasi di sviluppo del disegno infantile:

Fase Motoria (fino a 2 anni e mezzo circa)I primi tentativi grafici dei bambini, gli scarabocchi,avvengono intorno ai 18-20 mesi: sono essenzialmente il prodotto di colpi della matita o del pastello sul foglio, a volte così energici da provocare dei buchi. Intorno ai 2 anni il fanciullo scopre: che c’è un rapporto tra i suoi movimenti e i segni ottenuti e inizia avariare i suoigesti creandolinee verticali, orizzontali o circonferenze.

Fase Rappresentativa (fino a 4 anni circa).Verso i 3 anni il bambino comincia a dare un nome al suo scarabocchio, mostrando così di volergli attribuire dei significati, incomincia arappresentare sensazioni interne vissute.

Fase Figurativa (fino agli 11 anni circa).A 4 anni gli scarabocchi acquistano organicità ed un significato comprensibile anche all’adulto. Emergono le prime schematiche figure umane; il bambino esce definitivamente dalla fase dello scarabocchio per entrare in quella figurativa. Il bambino inizia a disegnare il primo abbozzo di tronco e spesso ci mette l’ombelico. A 5 anni l’omino è riconoscibile: oltre agli occhi, al naso e alla bocca, viene inseritoil tronco, da cui spuntano le braccia e le gambe. A 6 anni lo schema corporeo che il bambino produce è più completo.

Cosa possiamo osservare?

Cisono alcuni elementi comunicativi che possiamo osservare:

L’occupazione del foglio che rappresenta l’ambiente da esplorare:

  • completamente occupato dal disegno: il bambino è socievole ed estroverso, ha fiducia in stesso, verso gli altri e verso situazioni sconosciute;
  • il disegno travalica il foglio: il bambino vuole essere al centro dell’attenzione ed è poco riflessivo;
  • poco occupato dal disegno: il bambino è insicuro e introverso;

Il Tratto:

  • regolare e sicuro, prevalenza di linee curve: rivela buone capacità di adattamento, fiducia verso gli altri, espansività, socievolezza, libertà di esplorare, determinazione;
  • irregolare e incerto, prevalenza di tratti spigolosi e cancellature: rivela introversione, paura di rimproveri e di sbagliare, aggressività e ansia.

La Pressione sul foglio:

  • debole: indica sensibilità e timidezza;
  • forte: indica irruenza, entusiasmo e grinta.

Quali colori utilizza:

  • caldi (rosso, giallo, arancione): preferiti da bambini estroversi, istintivi e curiosi;
  • freddi (blu, azzurro, viola): preferiti da bambini timidi, razionali e introversi;
  • punto di equilibrio: verde (indica sia tranquillità che ribellione).

Non è semplice interpretare un disegno infantile bisogna sempre contestualizzarlo rispetto all’età anagrafica e alla situazione che il piccolo sta vivendo.

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Scritto da Dott.ssa Chiara Torciani