Articolo rivisto dal Comitato di GuidaPsicologi

La paura di essere felici esiste e si chiama cherofobia. E tu sei pronto per essere felice?

27 NOV 2019 · Ultima modifica: 28 NOV 2019

Quando si parla di cherofobia o di paura di essere felici, non si intende la paura di essere allegri o spensierati, ma una vera e propria ansia che assale le persone quando va tutto bene. Il lavoro, l’amore, la famiglia, la saluta, tutto va perfettamente, e all’improvviso arriva l’ansia.

L’ansia che tutto ciò che si è costruito possa finire.

Che cos’è la cherofobia

La cherofobia o paura di essere felici, non viene inserita nel DSM-V, il Manuale diagnostico dei disturbi mentali,  ma viene considerata come una forma di ansia.

Quest’ansia si crea a partire dalla paura che la serenità e la felicità possano definirsi in qualche modo come una condizione di vulnerabilità.

Essere felici oggi

Negli ultimi anni la felicità viene proposta come l’obiettivo da raggiungere a tutti i costi.

La felicità che ci viene proposta però si confonde molto spesso con l’apparenza. Per essere felice bisogna essere persone di successo, ambiziose, che si divertono sempre, che mangiano e non ingrassano, che hanno famiglia e figli ma sono sempre impeccabili. Le emozioni negative non sono mai contemplate, così come il fallimento o i momenti di solitudine.

Vivere con queste aspettative è molto difficile, ma sopratutto non è reale. Quindi da un lato ci sono persone che aspirano a raggiungere questa felicità finta senza mai arrivarvi e si sentono frustrate e dall’altro persone che si sentono felici, ma felici per davvero, e si sentono spiazzati.

Il termine felicità dovrebbe riguardare non le apparenze, ma la creazione di un contesto felice intorno a sé, che non esclude i problemi e le tristezze, perché fanno parte della vita, ma un sentimento di completezza relativo alle proprie condizioni.

E perché allora dovremmo avere paura di questo?

Ansia e felicità

Questo meccanismo deriva molto spesso da un educazione o traumi  infantili, basati su un meccanismi di compensazione e sul timore che qualcosa di brutto debba per forza accadere.

Molto spesso questo tipo di ansia è collegata a una connessione tra la punizione e la felicità che si è creata durante l’infanzia. In particolare potrebbe essere causato da traumi infantili legati appunto a umiliazioni o punizioni che hanno bloccato la gioia e la felicità, creando un meccanismo malsano di azione e reazione: se ti senti felice in qualche momento può arrivare la punizione per qualcosa che hai fatto.

La cherofobia nel quotidiano e i sintomi


Abbiamo visto che esistono diversi tipi di fobie in precedenti articoli che si delineano come paure irrazionali verso  un  oggetto ben definito, collegato a traumi o  ansie precedenti.

Ma come può una persona vietarsi di essere felice? E quali sono i  sintomi di questa fobia?

Diciamo che la cherofobia riguarda la paura della felicità vera, quella in cui tutto va bene e ci sentiamo completi. Chi soffre di cherofobia non è necessariamente una persona triste o introversa, ma si caratterizza per evitare qualsiasi situazione che la possa rendere felice per paura di soffrire.

Questo perché queste persone ritengono che la vita sia un susseguirsi di momenti felici a cui segue inevitabilmente un momento triste. Pertanto permangono nella loro situazione e non accettano situazioni che possano turbarli. Ciò implica rimanere passivi o rifiutare situazioni quotidiane, come un invito a una festa o una cena tra amici,  ma anche rifiutare relazioni o progetti a lungo termine, come per esempio un lavoro perché si ritiene sia quello giusto o non accettare l’invito di una persona che piace per paura  di soffrire se la cosa dovesse iniziare.

Inoltre chi è cherofobico ritiene anche che le persone felici in realtà siano brutte persone, e che la felicità possa avvenire a discapito degli altri. La cherofobia non è ancora iscritta nell’album delle malattie mentali, e pertanto non esistono terapie indicate per questo disturbo.

Molto spesso le persone che si ritrovano colpite da questo problema, preferiscono rimanere rinchiuse nella loro condizione e vivere una vita piatta ma al sicuro nel loro guscio.

La paura di essere felici potrebbe nascondere anche una paura del futuro: perché se siamo felici e i nostri obiettivi sono raggiunti, a cosa potremo aspirare dopo?

Riconoscere la paura

Come riconoscere la paura di essere felici?

La paura di essere felici si configura in qualche modo più che un disturbo reale, in un problema tangibile (e anche un po’ esistenziale), che possiamo affrontare cercando di analizzare alcuni comportamenti, pensieri e atteggiamenti.

In questo senso, a parte un’analisi sui nostri sentimenti e su quello che proviamo, potremmo pensare di chiedere aiuto anche a qualcuno intorno a noi.

Il primo consiglio è ovviamente pensare di intraprendere un percorso terapeutico con un professionista del settore, per capire meglio come affrontare questo malessere e quali ne possono essere le cause. Contemporaneamente, possiamo pensare di chiedere aiuto anche a qualcuno che ci vuole bene. È importante non sottovalutare l’appoggio che ci possono dare i nostri cari, i compagni o i nostri amici, e magari possono darci spunti su cui riflettere attraverso un altro punto di vista. Oltre a darci amore e sicurezza: aspetti fondamentali che ci aiuteranno a riconoscere la paura e a porre le basi per un futuro più sereno.

Come superare la paura

Come possiamo superare la paura di essere felici?

Quando la paura di essere felici si presenta, ci sono situazioni che temiamo più di altre.

Per esempio quando ci accorgiamo di aver raggiunto tutto ciò che abbiamo sempre desiderato. In questo caso, potrebbe rimbombarci in testa solo un: “E ora?”. Non trovando più niente a cui aspirare potremmo trovarci in balia degli eventi e allo stesso tempo in preda alla paura di perdere tutto.

Oppure potremmo scoprire che c’è una corrispondenza sentimentale con la persona della quale siamo innamorati e non ce lo aspettavamo. Potremmo farci prendere dal panico e non sapere come reagire.

Anche altre situazioni colme di felicità, come il successo pubblico, una grande vincita di denaro o introito economico, la realizzazione di un sogno o il raggiungimento di un traguardo desiderato, potrebbero portarci ad avere paura e scompensi.

Come possiamo fare per affrontare quest’ansia e godere della felicità che bussa alla nostra porta?

6 passi per affrontare la paura essere felici

Approfondiamo alcuni passi che ci possono aiutare a superare la paura di essere felici:

  1. Tieni un diario:Scrivi quello che senti, quello che ti impaurisce e quello che ti fa star bene. In seguito prova a rileggerlo e cerca di capire le tue emozioni.
  2. Segui una terapia. Come abbiamo visto la terapia è un processo che può servire a elaborare pensieri, traumi e paura aiutandoci ad andare oltre alcuni blocchi emotivi che abbiamo.Non avere paura di chiedere aiuto a uno specialista quando stai soffrendo.
  3. Prova a compiere azioni solo fini a sé stesse.Ovvero pratica la gratitudine, la gentilezza o semplicemente atti che ti fanno stare bene. Fai sport, ritrovati con gli amici, canta, balla, sorridi, gioca. Ma per nessuno motivo in particolare, solo per stare bene e vivere il momento. Impara ad approfittare delle cose belle della vita senza paura.
  4. Frequenta persone felici. Cerca di evitare persone tossiche o relazioni in cui non ti senti a tuo agio e di frequentare persone che ti motivino e con le quali ti senti a tuo agio, e dove vi sia uno scambio equo.
  5. Esprimi e comunica le tue emozioni.Se ci rinchiudiamo in noi stessi quando siamo felici è perché abbiamo paura o che gli altri ci facciano del male o che la situazione ci faccia del male. Comunicare con chi amiamo ed esprimere le nostre paure, può aiutarci ad affrontarle con più serenità e, molto spesso, a superarle, sopratutto se chi ci vuole bene ci sostiene e ci dà sicurezza.
  6. Respirare serve per calmare la mente, per ossigenare il nostro corpo e farci riprendere coscienza della cose. Non sottovalutare l’importanza di questo semplice azione. Prova ad imparare ed eseguire degli esercizi di respirazione o qualche forma di meditazione nei momenti in cui senti che l’ansia si sta avvicinando: ti potrà essere molto utile.

Accettare la nostra felicità

Per superare la paura di essere felice e smettere di auto-sabotarci, il primo passo è quello di accettare la felicità e permetterci di stare bene.

Ecco alcune strategie che potremmo seguire:

  1. Individua i comportamenti che ti fanno stare male e le abitudini autodistruttive.Potrebbero essere sentimenti come il senso di colpa, o la fame compulsiva, o chiudersi in casa e non vedere nessuno. Cerca di annotare quando si presentano, questi sentimenti su un diario e le cause che li hanno scatenati. Sarà più facile elaborarli in seguito quando avrai una lista di occasioni in cui si sono presentati e capirne le cause.
  2. Non smettere di pensare e preoccuparsi sempre.Se ancora prima che accadano le cose, ti senti in ansia o non riesci mai a stare in pace e tranquillità, perché ti preoccupi sempre forse è il momento di fermarsi un attimo. Affronta le cose una alla volta quando si presentano e cerca di godere della tranquillità quando si presenta, cercando di vivere il momento.
  3. Vivi le emozioni quando si presentano, senza incasellarle o reprimerle.Le emozioni vanno vissute quando si presentano, sia quelle belle che quelle brutte. Imparare a gestirle è importante, perché anche la razionalità ci aiuta, ma reprimerle o evitarle non è una buona idea, perché tanto prima o poi si ripresenteranno con un’intensità ancora più forte.
  4. Credi nella tua felicità.Non è detto che la felicità duri a lungo o che sia per forza qualcosa che ti faccia star male. Cerca di goderne quando si presenta e impara a godere dei momenti delle vita.

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Scritto da GuidaPsicologi.it

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