A ogni essere umano è stata donata una grande virtù: la capacità di scegliere. Chi non la utilizza, la trasforma in una maledizione – e altri sceglieranno per lui, (Paulo Coelho).
Cominciamo con una domanda: esistono le scelte giuste?
Prima di dare una risposta, mi viene in mente subito un’altra domanda: scelte giuste per chi?
Eh già, il processo che ci porta a prendere una decisione, a volte, prende in considerazione tante cose, anche l’idea che ci siano cose giuste in assoluto o giuste per chi ci sta vicino, fuorchè per noi stessi. Sembra un’ovvietà eppure è una delle difficoltà più comuni quando ci si trova a dover prendere una decisione.
Scegliere significa percorrere una strada e rinunciare contemporaneamente a percorrerne un’altra. Anche questo concetto sembra abbastanza ovvio, tanto ovvio quanto trascurato perchè spesso vorremmo tutto, e anche qui scegliere diventa difficile perchè non sappiamo rinunciare.
Scegliere vuol dire anche prendersi la responsabilità di andare incontro a una percentuale di errore…e se poi fosse irrimediabile? Come faccio ad assumermi questa responsabilità? Troppo grande, troppo difficile.
A quel punto sembra meglio star fermi, meglio non scegliere.
Ma attenzione: anche non scegliere è una scelta. Forse sembra più comodo, forse riduce i rischi, ma è pur sempre una scelta. Riduce i rischi, senza dubbio, ma anche le possibilità di cambiamento/miglioramento. È sicuramente difficile scegliere e per tanti motivi: perché ci sono troppe alternative, perchè vorremmo fare la scelta perfetta, perchè siamo troppo emotivi o troppo razionali, perchè abbiamo paura delle conseguenze.
Per altrettanti motivi scegliere è importante. Riprendendo la frase sopra citata la capacità di scegliere è una grande virtù e in quanto tale andrebbe sfruttata perchè inevitabilmente porta dei vantaggi, innanzitutto esperienza che affinerà le scelte future, per esempio. Fare scelte ci porta a guardarci dentro per capire quali sono i nostri bisogni reali e soffermarci su noi stessi porta sicuramente un beneficio di gran lunga maggiore del rimanere nel limbo del dubbio, lì vediamo cose che già sappiamo, dunque non impariamo.
Infine scegliere, oltre ad essere una capacità è anche un diritto, per fortuna. Scegliere è anche un dovere, verso noi stessi. Un dovere che ci dà dignità, potere di dirigere le vele, senza essere in balia del vento o in balia di quello che gli altri potrebbero scegliere per noi. Le scelte le facciamo costantemente, durante un giorno solo, durante tutti i giorni, durante tutta la nostra vita. Orientare le vele è necessario, altrimenti sarà il vento a dare la direzione.
Scritto da: D.ssa Maria Francesca Nobile