Articolo rivisto dal Comitato di GuidaPsicologi

In quest’articolo scoprirete quali comportamenti rendono più difficile il processo educativo dei bambini.

13 FEB 2017

Psicologia infantile

Il segreto è quello di accompagnare i propri figli durante la formazione, imparando però a lasciare loro autonomia.

Il percorso di ogni genitore è pieno di soddisfazioni ed errori. Non esiste un manuale che spieghi a padri e madri come accompagnare il proprio figlio durante le varie fasi di crescita o come essere dei genitori perfetti.

Uno dei percorsi più in salita per i genitori, nell’educazione dei bambini, è sicuramente quello scolastico. Esistono, infatti, una serie di comportamenti che sono più dannosi che utili per i bambini. Ecco una lista di dieci atteggiamenti che andrebbero evitati.

1) Studiare con loro

I genitori non possono trasformarsi anche in professori. Questo doppio ruolo, infatti, potrebbe creare una dipendenza che potrebbe compromettere la ricerca di un metodo di studio autonomo in altre tappe formative. Nonostante ciò, i genitori hanno il compito di aiutare i bambini ad organizzare la giornata in modo tale da poter svolgere senza stress i compiti assegnati a casa. Se necessario, è possibile aiutare a risolvere qualche dubbio ma se è necessario un sostegno costante è preferibile rivolgersi a un professore privato.

2) Risolvere sempre i loro problemi

Tutti i problemi che si presentano durante il percorso scolastico, soprattutto i più insignificanti, non devono essere risolti sempre e solo dai genitori. È positivo che i genitori intervengano quando si presentano problematiche serie ma, nelle piccole cose, come nel caso di qualche dimenticanza, è preferibile che il bambino trovi da solo una soluzione, cercando di imparare dall’esperienza a diventare più autonomo.

3) Avere il controllo assoluto

Alcuni genitori controllano costantemente il percorso educativo del figlio tramite i professori, i compiti, le reti sociali e qualsiasi altro mezzo possibile. È preferibile controllare da una certa distanza o insieme al proprio figlio il suo percorso formativo, provando a insegnargli ad essere autonomo.

4) Pensare solo alla scuola

È normale che i genitori siano attenti all’educazione del proprio figlio. Nonostante ciò, non bisogna far passare il messaggio che lo studio sia l’unica cosa che conta. Interessarsi a tutti gli aspetti del bambino, invece, lo renderà più forte e sicuro nel futuro.

5) Premio o castigo per i voti

Premiare con regali i bambini che hanno buoni voti non è positivo. Il premio reale dovrebbe essere lo stimolo a imparare cose nuove e a migliorare i propri traguardi. Al contrario, se i premi si promettono per voti molto alti e non vengono raggiunti, questo non fa altro che creare frustrazione e sfiducia nei bambini.

6) Confondere lo studio con un castigo

Usare i compiti a casa come una sorta di castigo non invoglia di certo i bambini a studiare serenamente. Al contrario, è necessario trasmettere ai figli la necessità ma anche il piacere di studiare o, ad esempio, di leggere. Lo studio, infatti, non deve trasformarsi nel prezzo da pagare per poter avere poi tempo libero.

7) Mio figlio è un genio

Molti genitori pensano o vogliono che il proprio figlio sia un genio. Per questo cercano di fargli imparare il maggior numero di cose nel minor tempo possibile attraverso corsi, giochi e compiti. Nonostante ciò, una sollecitazione eccessiva può avere effetti inversi e convertirsi in mancanza di concentrazione. Il processo di formazione è molto lungo e disperarsi per i primi risultati negativi non fa altro che ledere l’autostima dei propri figli.

8) Cercare scuse per i cattivi risultati

Non sono pochi i genitori che quando i propri figli non raggiungono dei buoni risultati pensano che ci sia di mezzo qualche disturbo neurologico. In assenza di segnali reali, infatti, è molto probabile che il bambino semplicemente non si stia sforzando abbastanza, mostrando poca maturità e mancanza di autonomia. Questo atteggiamento iperprotettivo non fa altro che giustificare un po’ di pigrizia.

9) Proiettare le proprie mete sui figli

Bisogna lasciare liberi i figli di scegliere il proprio percorso formativo, anche se spesso possono commettere errori. Forzarli a studiare qualcosa che piace a voi piuttosto che seguire gli interessi e il talento del bambino, non fa altro che creare frustrazione.

10) Non rispettare il percorso scolastico

Lasciate che il bambino segua il percorso formativo prefissato dalla scuola, senza sostituirvi ai professori e al personale scolastico. In caso contrario, si rischia di interrompere il ritmo di apprendimento.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in orientamento scolastico.

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Scritto da GuidaPsicologi.it

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