Ci sono persone che ogni qualvolta le incontriamo ci lasciano addosso una sensazione di pesantezza quasi tangibile e che in alcuni casi possono essere definite come persone tossiche.

 

Anche noi a volte possiamo essere persone negative e tossiche. Come porre dei limiti alla nostra negatività e a quella degli altri?

Persone e comportamenti tossici

Siamo abituati molto spesso a parlare di persone tossiche e tossicità delle relazioni e degli ambienti, ma molto spesso non è facile definire questo tipo di comportamento. Le persone tossiche e negative sono persone che assumono comportamenti volti a manipolare gli altri e vittimizzare sé stessi, mancando di qualsivoglia forma di empatia.

Persone tossiche e negative, non sono le persone che sono tristi o che stanno attraversando un momento difficile, ma sono persone che scaricano sugli altri i propri problemi o non tengono in considerazione le esigenze e i diritti degli altri. Secondo alcuni studiosi, sia psicologi che sociologi, la nostra epoca è caratterizzata da un’alta dose di tossicità, dovuta alle incertezze e all’instabilità della vita quotidiana, a cui si uniscono molto spesso relazioni alienanti sia sul lavoro che in famiglia che tra gli affetti.

Il lavoro per esempio può essere un ambiente in cui facilmente si creano relazioni tossiche, soprattuto in quegli ambienti dove prevale la regola della produttività e della competizione tra colleghi per raggiungere degli obiettivi specifici, che possono portare all’emergere di rivalità, invidia, bassa autostima e frustrazioni creando un sistema di lavoro malsano che minaccia il benessere della stessa organizzazione.

Ma le relazioni tossiche possono riguardare anche la famiglia e i rapporti tra genitori, figli e fratelli o sorelle. In questo caso i danni che tali relazioni possono creare sono forse anche più forti e profondi perché possono durare negli anni, e molto spesso non è facile solo allontanarsi dalla relazione ma è importante anche ricostruire la propria conoscenza di sé attraverso un percorso terapeutico.

Le persone tossiche sono nocive anche per la salute

Le relazioni tossiche fanno male non solo da un punto di vista emotivo, ma anche fisico: l’esposizione a comportamenti tossici debilita la nostra salute e il nostro cervello.

Sono stati realizzati diversi studi su questo settore, perché proprio le dinamiche che si innescano in presenza di relazioni tossiche con persone negative possono portare a stress, ansia, pensieri ossessivi, mancanza di attenzione e di concentrazione, mancanza di lucidità. Tutti questi atteggiamenti possono danneggiare il nostro cervello e il nostro fisico.

Ma come fare a capire quali sono i comportamenti tossici e imparare a gestirle? Il primo passo per riconoscere comportamenti tossici è quello di capire che tutti i comportamenti tossici sono illogici, perché sono tutti comportamenti che tendono a diffondere malessere e manipolazione senza portare a una risoluzione della situazione.

Questa presa di coscienza ci può aiutare a capire se la situazione che stiamo vivendo, ha delle dinamiche logiche ed equilibrate o se invece è frutto di dinamiche illogiche e senza senso. Purtroppo non è sempre facile riconoscere una relazione tossica, a causa di pattern comportamentali appresi o traumi del passato o caratteristiche personali, come per esempio una bassa autostima, che non permettono di riconoscere le differenze tra le dinamiche di una relazione sana e una tossica.

Vediamo più da vicino alcune tipologie e caratteristiche delle persone tossiche per permetterci di identificarle ancora prima di relazionarci con esse, ed eventualmente allontanarle.

Come riconoscere una persona tossica? Caratteristiche e comportamenti

Como abbiamo già accennato in altri articoli, quando parliamo di persone tossiche, non stiamo attribuendo un’etichetta a queste persone ma ai suoi comportamenti. Come tale, questi comportamenti probabilmente derivano da traumi, problemi o disturbi concreti che sta vivendo quella persona. Ciò non toglie che le persone tossiche agiscano in maniera tale da fare provare emozioni negative e dannose alle persone che le circondano.

Questo significa, sia nel caso che siate voi la persona tossica o qualcuno che vi circonda, che la tossicità in sé non è una malattia ma è un atteggiamento che nasconde qualcos’altro e che probabilmente ha bisogno di essere sbrogliato e risolto, attraverso l’analisi e la terapia e un processo di rieducazione dei propri comportamenti, per il benessere della stessa persona e di chi lo circonda.

Specificato questo, possiamo comunque delineare alcune tipologie di persone tossiche che mettono in atto diversi tipi di comportamenti negativi facilmente riconoscibili, partendo dal presupposto che le persone tossiche sono principalmente caratterizzate da una totale assenza di empatia con il loro ambiente sociale. Una persona tossica può assumere tutti questi atteggiamenti o solo alcuni: in ogni caso rappresentano un’avvisaglia di una mancanza importante. Come sempre è da sottolineare il fatto che tali atteggiamenti sono tossici nel momento in cui fanno stare male gli altri e sé stessi e, nonostante è importante prendere in considerazione di migliorare i propri atteggiamenti per stare meglio, non sempre è necessario.

Egocentrismo

Le persone egocentriche parlano sempre di loro stesse e utilizzano sempre come metro di paragone il loro ego. Nel momento in cui la conversazione si sposta sui problemi dell’altro, sarà in grado di rigirare la conversazione per riportarla su di sé sottolineando come ciò che si sta dicendo, anche se riguarda un’altra persona, potrebbe influenzare la sua vita. Non ascolta mai davvero gli altri e non è interessata a ciò che sta succedendo. È come parlare a un sordo, o effettivamente a qualcuno che non vuole ascoltare e che minimizza qualsiasi cosa le si dica che non la riguardi in prima persona.

Pessimismo

Per il pessimista è sempre tutto sbagliato e non c’è niente che vada nel verso giusto. La vita ha sempre in serbo per lui situazioni negative da cui ne è colpito costantemente, e i problemi, di qualsiasi entità siano, sembrano non avere mai soluzione. Rigira le situazioni e il loro significato guardandole sempre da una prospettiva negativa, ritenendo che le cose solo potranno andare in quel modo, ossia il peggiore dei casi. Il pessimista vive in una negatività che attira la negatività, come in un circolo vizioso. Attenzione! Purtroppo può essere un atteggiamento contagioso.

La vittima

La persona vittimista ritiene che il mondo sia contro di lui e che le situazioni gli si accaniscano contro. Si sente impotente di fronte alla vita e agli avvenimenti, e si lamenta costantemente della sua miserabili vita, passata e presente e futura. La vittimizzazione la rende dipendente dagli altri, che sono responsabili delle sue disgrazie o sono costretti ad aiutarlo in nome dell’amicizia. Fa sentire costantemente in colpa gli altri, e lo fa notare. Il vittimismo si può associare anche a forme di egocentrismo (il fatto che tutto il mondo sempre ce l’abbia con lui o pianifichi danni nei suoi confronti, può nascondere forme di egocentrismo) e di deresponsabilizzazione (tutto è sempre colpa degli altri mai delle persona in questione).

L’antipatico

La persona antipatica o scortese è una persona assolutamente priva di empatia che non capisce come il suo sputare sentenze o risposte in malo modo possano far male agli altri. Anche questo atteggiamento è legato all’egocentrismo, nel momento in cui la persona antipatica e maligna manca di empatia e non riesce a capire le ragioni o a mettersi nei panni dell’altro. Le sue parole non saranno mai incoraggianti e se le vengono richiesti dei consigli, tenderá sempre a recriminare l’atteggiamento altrui verso una data situazione.

Il manipolatore

Esistono diversi tipi di manipolazione e diversi livelli di gravità. Comune a tutti i manipolatori è il fatto di essere profondamente egoisti e di volere manipolare gli altri per raggiungere i proprio scopi. Ma lo fa in una maniera subdola e nascosta, per far si che l’altro non se ne accorga e non rivelare le sue vere attenzioni. Normalmente cerca di approfittarsi dell’altro distruggendo poco a poco la sua autostima e creando forme di dipendenza, in modo tale che l’altra persona non riesca a discernere la vera realtà della situazione. Questo tipo di persone possono essere particolarmente pericolose, perché possono causare danni psicologi alle persone che le circondano. Molte persone manipolatrici possono nascondere anche alcuni tipi di patologie come per esempio il narcisismo perverso.

Bassa autostima.

Un’altra caratteristica delle persone tossiche è quella di possedere una bassa autostima e di cercare conferme negli altri. Per questo molto spesso chi assume comportamenti tossici e negativi potrebbe utilizzare spesso le reti sociali, i commenti e i like per misurare attraverso di essi il suo successo. Attraverso questo comportamento la persona tossica si esibisce alla ricerca dell’approvazione degli altri per costruire la propria identità. Ovviamente l’autostima non può arrivare dall’esterno o da commenti sulle reti sociali, ma va costruita dall’interno con amore e supporto da parte delle persone che ci vogliono bene. Costruire la nostra autostima attraverso i commenti degli altri è come un castello di cristallo che può andare in frantumi al primo scossone.

Sminuisce sempre gli altri

Una caratteristica che accompagna le persone con una bassa autostima e una certa arroganza, normalmente è la svalutazione dell’altro mettendone in evidenza i difetti, quando possibile anche in situazioni pubbliche. Questo tipo di atteggiamento, ossia la svalutazione dell’altro e lo sminuire qualsiasi cosa l’altro faccio, è il primo passo verso la dipendenza emotiva e affettiva tra due persone. Sminuendo sempre l’altro, le sue azioni e la sua personalità si inizierà a distruggere poco a poco l’autostima dell’altra per portarla poi a dipendere dalla persone tossica in questione. Questo atteggiamento è tipico anche della persona manipolatrice.

La dipendenza

Come abbiamo visto il passo successivo a molti di queste caratteristica è la dipendenza affettiva tra le persone coinvolte nella relazione, che si caratterizza per una bassa autostima e a volte una manipolazione psicologica. In questo modo la vittima della dipendenza fa dipendere il proprio benessere dall’altro, finendo per annullarsi completamente nell’altro e nella sua personalità. Se si crea una dipendenza affettiva, si può parlare di persone tossiche per tutti i partecipanti alla relazione. Alla base di relazioni dipendenti infatti vi sono sintomi e problemi che derivano da altre dinamiche e che probabilmente vanno seguiti con una terapia e una rieducazione comportamentale.

Come limitare o allontanare le persone tossiche

Limitare o allontanare le persone tossiche non è così scontato come sembra, perché molto spesso sono persone alle quali vogliamo bene. È importante imparare a riconoscere i comportamenti tossici, per mettere in atto strategia difensive che ci aiutino a non soccombere alla pesantezza di questi atteggiamenti. Vediamone alcuni più da vicino.

Empatia cognitiva ed emozioni

Incontrare una persona negativa, manipolatrice o vittimista, probabilmente ti porterà molto stress e confusione: avrai bisogno di una buona dose di intelligenza emotiva e di empatia cognitiva per affrontarla. In questo senso sarà importante riuscire a gestire al meglio le emozioni e non lasciarsi coinvolgere troppo, per non ricadere negli schemi che la persona tossica sta mettendo in atto. Per questo parliamo anche di empatia cognitiva: come un metodo per capire i meccanismi alla base del ragionamento della persona che abbiamo di fronte, senza lasciarci trasportare dalle emozioni, per capire quello che sta succedendo e quali sono le dinamiche e le motivazioni che scatenano in tale persona la sua negatività.

Assertività

Le persone negative cercano sempre di complicare le cose, di litigare e manipolare la realtà, provocando l’interlocutore per attirare la sua attenzione. È importante non cedere alle provocazione, o fare finta di niente anche cambiando l’argomento della conversazione. In questo modo dimostreremo che quello che per lei è una profonda offesa o un problema, non ha importanza per noi, tanto da minimizzarlo o ignorarlo, riportando la conversazione su un piano più razionale e sereno.

Non lasciarti coinvolgere

Come detto prima è importante non lasciarsi coinvolgere dagli atteggiamenti negativi, che possono essere contagiosi. Non cadere nella trappola delle provocazioni della persona tossica che cercherà di mettere in risalto tutti i tuoi difetti per far precipitare la tua autostima. Al contrario cerca di essere convinto delle tue idee e di non rispondere con le offese. Normalmente chi aggredisce è il primo ad avere dei problemi. Non farti coinvolgere nel vortice del senso di colpa, ma cerca di spiegare alla persona vittimista o pessimista come sono le cose realmente, facendogli capire che non è il mondo che ce l’ha con lei, ma sono le sue azioni che plasmano la realtà e che comunque tu non sei colpevole di ciò che gli sta succedendo.

Soluzioni non problemi

Nelle dinamiche relazionali cerca di spostare l’asse della conversazione sulle soluzioni, non sui problemi. Le persone tossiche tendono ad inquadrare solo i problemi e a crogiolarsi in essi. Un buona soluzione difensiva è quella di proporre soluzioni, invece di concentrarsi solo sugli aspetti negativi della vita.

Imponi dei limiti

Imporre i propri limiti è importante per non farsi sopraffare. Per esempio, se la persona non ti ascolta, chiedile di rispettare il dialogo e ascoltarti fino alla fine. Impara a dire di no a situazioni o relazioni che non hai voglia di mantenere perché ti fanno male. Non tutte le persone devono per forza far parte nella nostra vita.

Sii compassionevole

Nonostante le persone tossiche siano persone negative e pesanti, molto spesso lo sono perché stanno attraversando un brutto momento o perché si sentono deboli e vulnerabili. Davanti alle loro aggressioni è utile glissare e cercare di comprenderli. Questo non vuole dire farci assorbire dai loro demoni, ma cercare di spiegargli cosa stanno facendo e perché e che non ci stanno rispettando. Se non dovessero capirlo, allontanare queste persone forse può essere la soluzione, ma in molti casi, quando sono affetti vicini a noi non è possibile. Per questo cercare di comunicare è importante, magari consigliando anche un percorso terapeutico.

In tutti questi casi l’aiuto professionale può essere una buona opzione: lavorare l’assertività e la rieducazione delle emozioni, può aiutare sia queste persone che le persone vittime di persone tossiche a trovare nuovi equilibri e comportamenti.

Scritto da: GuidaPsicologi.it