I pensieri tossici sono così dannosi che possono influenzare tutti gli aspetti della nostra vita. Liberarsene è possibile: in quest’articolo ti proponiamo 7 consigli per riuscirci.

Il pensiero e il ragionamento sono ciò che ci differenzia dalle altre specie e ciò che definisce la direzione della nostra esistenza. I neuroscienziati dicono che abbiamo circa 60.000 pensieri al giorno. Molti di essi sono negativi, automatici, ripetitivi e relativi al passato. Siamo così abituati a ciò che accade nella nostra mente che non ci rendiamo conto che il nostro cervello è contaminato da pensieri tossici.

Frasi che nascondono pensieri negativi
Ma quali sono quelle frasi che nascondono pensieri negativi e tossici? Molto spesso, purtroppo, è come se sentissimo una voce interiore piuttosto fastidiosa che ci dice, senza sosta, frasi come:

“Sono un fallimento in tutto quello che faccio”;
“Mia madre aveva ragione su di me”;
“Non ha senso, non funzionerà”;
“Non riesco a trovare il mio portafoglio. Sto diventando vecchio “;
“Sembra arrabbiato, deve essere colpa mia”;
“Sono grasso e non perderò mai peso”
“Non sono abbastanza bravo”;
“Non potrò cambiare lavoro. Ci sono persone molto migliori di me”;
“Sono brutto e nessuno mi amerà”;
“Finirà male”.
Come puoi vedere, i pensieri tossici possono arrivare a essere molto dannosi e possono riguardare tutte le sfere della nostra vita.

Quando la negatività si innesca, questa dà via a un circolo vizioso in cui i pensieri negativi rafforzano le emozioni negative, che a loro volta producono azioni negative. Se il ciclo non viene interrotto, genererà inevitabilmente un effetto fisico e psicologico sulla persona che ne fa esperienza.

Ovviamente, scambiare i pensieri negativi con quelli positivi è molto più facile a dirsi che a farsi. I pensieri tossici sono spesso il risultato dei nostri traumi infantili. Altre volte sono dovuti a problemi di autostima e sappiamo tutti che non è così facile risolverli.

Tuttavia, prendere coscienza di questi pensieri per fare una disintossicazione mentale e sbarazzarsene, può portare benefici reali al tuo corpo e alla tua mente.

quali sono i pensieri negativi
Quali sono i pensieri negativi o tossici
Esistono un’infinità di pensieri negativi o tossici dai quali possiamo essere assaliti e che possono riguardare diverse sfere della nostra vita, dal lavoro, all’amore, ai nostri cari, alle amicizie, alla posizione che occupiamo nel mondo o su ciò che può accadere nel mondo. Soprattutto quando ci troviamo in un momento complicato e triste della nostra vita i pensieri negativi possono abbracciare tutte le sfumature della situazione che stiamo vivendo. Aaron Beck, uno psichiatra statunitense e uno dei principali fondatori della teoria cognitivo comportamentale, ha analizzato i modi di pensare della depressione identificando alcuni tipi di pensieri negativi che potrebbero influenzare il nostro modo di pensare.

Questi pensieri potevano avere i seguenti tipi di contenuto:

Visione negativa di sé stessi: le persone affette da depressione tendono ad avere una bassa autostima e un’opinione di sé stessi negativa se paragonata agli altri. Si sentiranno sempre meno affascinanti, intelligenti, capaci degli altri e si ricorderanno sempre episodi in cui si sono sentiti esclusi, concludendo che il mondo starebbe meglio senza di lui.
Giudizi e autocritica: in questo caso la persona si concentra principalmente su tutti gli errori e o il fatto di non essere abbastanza. Per esempio il lavoro appena finito sarebbe potuto essere fatto meglio, o ci si sarebbe potuti comportare in un’altra maniera o ritenere che quando le cose vanno male si è sempre responsabili di quello che sta accadendo.
Visione negativa degli eventi: le persone che soffrono di depressione sono più suscettibili a dare un’interpretazione negativa degli eventi, anche quelli che non hanno un grande valore in sé. Come per esempio vedere delle persone parlare, e pensare che stiano parlando male di noi. O perdere l’autobus e attribuire a questo evento un qualcosa di negativo tipo “oggi va tutto storto”, etc.
Aspettative negative: non sono solo le interpretazioni del passato a essere negative, ma anche le aspettative per quanto riguarda il futuro. La visione pessimista permea tutta la quotidianità della persona che soffre di depressione.
Ingigantire impegni e responsabilità: le persone che soffrono di depressione tendono a ingigantire i problemi, gli impegni e le responsabilità, anche quelli che hanno sempre svolto regolarmente tanto da provare anche malessere fisico al pensiero di eseguire tali compiti e facendo di tutto per evitarli.
Questi pensieri negativi sono tipici della depressione, ma possono apparire anche, in forma lieve e sporadica anche quando non si tratta di depressione. I pensieri tossici e negativi possono riguardare anche, come abbiamo accennato:

Pensieri che nascondono problemi di austostima
Pensieri che nascondo traumi infantili
Pensieri che nascondo parti del sé difficili da accettare
Pensieri che nascondono aspetti della vita che ci fanno ansia e paura, etc
Abbiamo visto che normalmente i pensieri negativi nascondono sempre qualcosa alla loro base e possono riguardare diversi tipi di aree. Vediamo adesso come possiamo superarli ed elaborarli.

7 consigli per scacciare i brutti pensieri
Di seguito, abbiamo messo insieme un piano d’azione che comprende 7 consigli che speriamo possano aiutarti a eliminare questo genere di pensieri e ad essere più positivo.

1. Prendi nota dei pensieri della giornata su un quaderno
Il primo passo per conoscere il nostro livello di negatività è diventare consapevoli dei nostri pensieri. Per questo, devi scrivere alcuni dei pensieri che sorgono nella tua mente e le emozioni vissute con ciascuno di essi durante il giorno. Non si tratta di ossessionarti con i tuoi pensieri, ma di identificarli con calma. Prima che la giornata sia finita, devi leggere quello che hai scritto. È molto probabile che rimarrai sorpreso dal numero di frasi negative che vi troverai.

2. Vivi nel presente
La maggior parte delle nostre preoccupazioni, frustrazioni e paure sono legate al dolore del passato o alle incertezze del futuro. E così dimentichiamo di vivere intensamente il presente. Secondo gli psicologi, vivere nel qui e ora è un’ottima strategia per ridurre la negatività.

I pensieri tossici raramente hanno qualcosa a che fare con ciò che sta realmente accadendo nel presente. La negatività nasce a causa della nostra preoccupazione per il passato e per il futuro. Ma dobbiamo tener presente che solo il momento presente è reale.

3. Scambia un pensiero negativo con uno positivo
Ora che hai realizzato i tuoi pensieri tossici, è tempo di esercitare la tua mente per cambiare questo schema. Cerca di prestare attenzione a ciò che sta accadendo nella tua mente e cerca di cambiare ogni pensiero negativo per uno positivo o per qualche esperienza positiva del passato. Se, ad esempio, pensi “il mio partner non mi ama più”, dovresti cercare di ricordare qualcosa di bello che avete vissuto insieme, come un viaggio indimenticabile, un giorno speciale, qualcosa che il tuo partner ti ha detto e che ti ha fatto stare bene, ecc. È molto probabile che questa semplice pratica genererà benessere e farà in modo che il pensiero negativo non acquisisca forza.

4. Pratica la meditazione consapevole
La meditazione Mindfulness è una pratica di allenamento mentale che ci aiuta a rallentare i nostri pensieri, a lasciar andare la negatività e a calmare la nostra mente e il nostro corpo. Le tecniche di consapevolezza possono variare, ma in generale implicano la concentrazione sul respiro per diventare consapevoli del nostro essere. Non è richiesto nessun accessorio o preparazione. Per iniziare, hai solo bisogno di un posto tranquillo e confortevole dove sederti e cinque minuti di tempo libero. Se ti lasci trasportare dai tuoi pensieri, osserva dove è andata la tua mente, senza appesantirti o giudicarti, e concentrati semplicemente sul tuo respiro.

5. Fai una disintossicazione digitale
Le nuove tecnologie digitali stanno dominando le nostre vite. Secondo uno studio di Hootsuit e We Are Social, che propongono una media globale, trascorriamo online 6 ore e 42 minuti al giorno, il che si traduce in un totale di 100 giorni all’anno trascorsi a navigare su Internet. Ma l’iperconnessione digitale ha molte conseguenze negative. Le principali sono:

livelli di stress più alti;
insonnia;
problemi nelle relazioni sociali reali;
deficit dell’attenzione;
cattiva gestione del tempo.
Fare una disintossicazione digitale ha molti vantaggi, tra cui una maggior protezione della privacy, migliorare la qualità delle relazioni personali, aumentare il senso della realtà, aumentare i livelli di cura di noi stessi, ecc.

Mettere in atto questi consigli forse non sarà per tutti così semplice, ma puoi iniziare riflettendo su quante ora al giorno passi su WhatsApp, riducendo le ore dedicate ai social network o stabilendo un orario per spegnere il cellulare e disconnetterti completamente.

6. Riordina la casa e il tuo spazio di lavoro
È impossibile pensare chiaramente in un ambiente disordinato e sporco. D’altra parte, la scienza mostra che vivere in un ambiente ordinato migliora il nostro umore e il nostro benessere generale.

Quando la tua casa è in ordine e pulita, non hai altra scelta che esaminare il tuo stato interiore, Marie Kondo.

7. Dedica parte del tuo tempo ad attività piacevoli
La vita non è sempre facile e per gestirla al meglio abbiamo bisogno di momenti felici. Qualche idea? Uscire con i tuoi amici, cucinare qualcosa di diverso, andare in spiaggia o in montagna, fare un bagno rilassante, leggere un buon libro, divertirti con il tuo partner o addirittura non fare nulla!

Concederti dei piccoli piaceri terrà lontani i pensieri negativi e attiverà la tua creatività.

Perché si presentano i pensieri negativi?
Esistono diversi tipi di pensieri tossici e negativi, con contenuti di diverso tipo e che si presentano in forma automatica o ossessiva. In alcuni momenti della nostra vita, come per esempio nell’adolescenza, si presentano nei periodi di cambiamento, preoccupazione e paura, e rappresentano le nostre ansie. In alcuni casi, come abbiamo accennato precedentemente possono essere sintomo di alcune patologie come ansia e depressione. Per capire se ci troviamo davanti a un momento negativo motivato o se invece questi pensieri brutti sono sintomo di qualcos’altro è sempre bene analizzare la propria situazione, l’intensità e la durata del sintomo e davanti ad eventuali dubbi è sempre meglio chiedere consiglio a uno specialista.

Ma vediamo perché si creano questi pensieri negativi. Normalmente i pensieri ricorrenti negativi, che possono trasformarsi in vere e proprie ossessioni, possono essere generati dal nostro inconscio in maniera improvvisa e riguardano aspetti del sé che facciamo fatica ad accettare. Sono pensieri che turbano la nostra morale e il nostro essere: sono pensieri automatici che giudichiamo scabrosi o penosi o a cui non vogliamo pensare.

A volte emergono attraverso sogni, lapsus o disattenzioni come espressione di qualcosa che voglia dirci il nostro inconscio: Freud nella sua opera “Psicopatologia della vita quotidiana” ipotizzava proprio questa funzione e di come le differenze di intensità, frequenza e grado di controllo possano distinguere ciò che è comune da ciò che è patologico.

Le tipologie di pensieri negativi che si possono presentare sono illimitate e possono riguardare sé stessi, i proprio cari, la percezione del sé o del mondo: per questo è importante trovare la radice che li origina e trovare una terapia adatta per ogni caso.

Ossessioni e pensieri negativi
Abbiamo già accennato che i pensieri negativi potrebbero trasformarsi in ossessioni, ma vi è una differenza alla base. I pensieri negativi, tra cui i pensieri automatici negativi che sono i pensieri che si presentano in forma automatica e nascondo aspetti del sé nascosti, sono pensieri che si trovano al limite della soglia della consapevolezza e che possono essere richiamati dalla coscienza e che hanno come minimo una soglia di credibilità per la persona.

Le ossessioni invece sono normalmente vissuti esternamente al concetto di sé (ego distonia) e possono essere concettualizzai attraverso immagini o fenomeni cognitivi ma che appaiono nella mente della persona al di là della sua volontà. Vanno ben oltre la normale preoccupazione e nascondono normalmente una condizione patologica.

Alcuni tipi di ossessioni riguardano:

paura delle malattie
Ossessione per l’ordine e la perfezione
Paura di dimenticare di fare qualcosa
Paura di subire violenza
Paura di ricevere o fare del male.
Perché ho pensieri brutti e negativi su persone care?
Abbiamo visto che esistono diversi tipi di pensieri negativi, ma quelli che a volte ci spaventano di più sono quelli che hanno come soggetto i propri cari. Questa tipologia di pensieri rientra nell’ampia varietà di pensieri ossessivi e negativi che ci possono turbare, perché ovviamente ci preoccupiamo e non vogliamo che accada loro niente.

Inoltre questi pensieri negativi sono dettati, oltre che dal fatto che alcuni pensieri automatici nascono dalla mancata accettazione di alcune parti di sé o della vita come abbiamo visto precedentemente, anche dalla mancanza di controllo che percepiamo nei confronti di molti eventi della vita.

Per esempio esistono diversi casi di pensieri negativi in gravidanza, che si possono trasformare in paranoie e ossessioni, riguardanti un sano sviluppo del feto o la paura di non essere in grado di essere delle buoni madri. In questo caso per esempio, a parte la preoccupazione normale derivata dalla nascita del bambino, questi pensieri negativi possono nascondere tematiche legate al ruolo della donna nella società, alla propria femminilità, ai cambiamenti che avvengono nel proprio corpo e al significato, emotivo e non, che attribuiamo al concetto di madre e figlia.

I pensieri negativi e tossici nascondono pertanto molto di più di quello che raccontano, e sono un espressione di qualcosa che probabilmente abbiamo bisogno di accettare, cambiare o mettere in discussione! Questo è il primo passo per poter riuscire ad affrontare e superare i pensieri negativi.

eliminare i pensieri negativi che tormentano

Come eliminare i pensieri negativi che tormentano?
Abbiamo visto che per riuscire a eliminare i pensieri negativi che ci tormentano è importante capire quali sono le cause che ne sono alla base. Nel caso ci trovassimo in un periodo di stress o di cambiamento, o negativo e ci sentissimo assaliti dai pensieri negativi, possiamo cercare di metter in pratica i consigli che abbiamo visto nei paragrafi precedenti.

Anche in questi casi è bene ricordare che se il malessere fosse troppo profondo da affrontare, è sempre consigliabile rivolgersi a uno specialista che ci aiuti a sbrogliare le nostre ansie e paure. In questi casi è inoltre importante sottolineare che i pensieri negativi non durano per sempre, sia perché sono legati al periodo che stiamo vivendo, sia perché siamo noi che gli diamo la possibilità (o meno) di crescere e di riempire la nostra mente. I pensieri negativi diventano potenti gli lasciamo lo spazio di crescere e di allearsi con le nostre ansie e paure: per riuscire a fermarli è importante creare un contesto sicuro, sia a livello personale che sociale e affettivo, per dare adito a pensieri e eventi più positivi.

Quando i pensieri negativi sono associati ad ansia o depressione
Quando invece dovessimo trovarci davanti a un disturbo o a una patologia, come ansia o depressione, con pensieri ricorrenti, ossessivi di alta intensità e che perdurano nel tempo, nonostante non ci siano reali cause scatenanti, è importante rivolgersi a uno specialista per poter seguire una terapia adeguata.

Frenare i pensieri tossici per evitare le conseguenze
I pensieri negativi possono compromettere il nostro benessere e a lungo andare la nostra salute mentale. Le conseguenze potrebbero essere da sentirsi pervasi dai sensi di colpa all’overthinking, a sintomatologie legate all’ansia e alla depressione. Questi pensieri possono portare anche a disturbi del sonno, quando sono legati all’ansia, come per l’esempio l’insonnia o a disturbi di più ampio spettro come inappetenza e mal di testa. A lungo andare i pensieri ossessivi potrebbero appunto sfociare in ruminazione o nel disturbo ossessivo-compulsivo. Per questo è importante vagliare le diverse opzioni e analizzare le motivazioni profonde dei pensieri negativi.

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