L’individuo apporta agli altri la sua esperienza e ciò che si ottiene non è una semplice somma delle conoscenze ma una struttura fatta di condivisione.

La terapia può essere non solo individuale ma anche di gruppo. Attraverso le esperienze degli altri, infatti, ciascun individuo può arricchirsi e imparare a superare i propri problemi mediante il gruppo.

Cos’è la terapia di gruppo?

La terapia di gruppo si sviluppò durante il ‘900 e viene utilizzata ancora oggi in modi e forme differenti a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere. In questo tipo di trattamento i problemi individuali di ciascuno vengono studiati e affrontati in gruppo. Per la precisione è il gruppo lo strumento terapeutico. Tutto si basa sulle relazioni e sulla comunicazione fra singoli, per portare alla luce i problemi di ciascuno e poter cambiare insieme, ognuno a sua modo.

L’individuo apporta agli altri la sua esperienza e ciò che si ottiene non è una semplice somma delle conoscenze ma una struttura fatta di condivisione. Si tratta di una sorta di contenitore che aiuta a superare le difficoltà sociali che solitamente contraddistinguono gli individui che scelgono di affidarsi a uno psicoterapeuta.

Non sempre la terapia di gruppo è la cura migliore per il paziente, ma in altri casi può esserlo rispetto al rapporto con il solo terapeuta. Si tratterà dunque di studiare il caso di ogni singolo paziente e decidere il trattamento adeguato.

I tipi di gruppo e le regole

Le relazioni che si creano nel gruppo servono al singolo per poter conoscere le altre esperienze e riconoscersi in quelle degli altri. Non esiste un solo tipo di terapia, ma diverse che si distinguono a seconda del tipo di gruppo che prevede la cura. Il terapeuta può decidere di formare gruppi con persone con lo stesso tipo di disagio o con diversi problemi, aperti o chiusi, verbali o no.

In generale, qualunque sia il tipo di terapia scelta, è necessario che siano chiare le regole del gruppo. La condivisione è alla base della struttura non solo di disagi ed esperienze ma anche di aiuto e di conoscenza reciproca. Allo stesso tempo, però è necessario avere riservatezza rispetto alle confidenze fatte durante le sedute e assicurare il rispetto reciproco verso gli altri componenti. Garantire la propria presenza, rispetto degli orari, condivisione sono tutte regole che permettono di costruire un gruppo solido e solidale per poter lavorare al meglio insieme.

Scritto da:GuidaPsicologi.it